domenica 5 febbraio 2017

PROGETTO TANGA




Vi illustro la bozza del progetto ideato dal Dr. Paolo Tanga, ragionateci sopra.



FUNZIONAMENTO E VANTAGGI

Il progetto si realizza con la costituzione di un'associazione che si prefigge, attraverso lo stimolo di comportamenti solidali tra gli associati, di moltiplicare il benessere individuale di tutti i soci soprattutto in termini economici.
Per raggiungere lo scopo sociale essa potrà adottare tutte le iniziative capaci di far conseguire risparmi e/o riutilizzo di beni, coinvolgere terzi ed associati nella prestazione di servizi o altre attività che vadano a favore degli aderenti.

Affinché gli associati raggiungano e mantengano tra loro comportamenti di solidarietà devono comprendere l'utilità di agire in maniera sinergica e devono necessariamente arrivare a conoscersi affinché spendersi per i componenti l'associazione non dia luogo a preferire alcuni rispetto ad altri. In pratica, se il socio si pone nell'atteggiamento di puntare alla crescita dell'associazione facilita il conseguimento delle scopo sociale, in quanto se l'associazione cresce significa che anche il proprio benessere cresce e, con il proprio, anche quello di tutti gli altri aderenti.
Per moltiplicare le opportunità operative è conveniente che a latere dell'associazione nasca un soggetto distinto, preferibilmente sotto forma di onlus, a cui affidare la gestione informatica dei dati, l'acquisizione accentrata delle informazioni riguardanti i risultati delle azioni intraprese dall'associazione e che stimoli la costituzione di altre associazioni aventi medesime finalità. La pluralità di associazioni aumenterebbe il numero delle idee su nuove iniziative e il successo di queste verrebbe fatto conoscere per farle adottare dagli altri sodalizi.
I vantaggi riferibili all'utilizzo di una onlus sono:
  1. mancanza di una finalità di lucro;
  2. trattamento fiscale inferiore, di norma, ad altri tipi diversi di organismi associativi;
  3. capacità a ricevere donazioni da chiunque; le donazioni sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi;
  4. possibilità di esercitare attività economiche, al fine di reperire disponibilità aggiuntive per il perseguimento dello scopo sociale;
  5. immodificabilità degli scopi per i quali la onlus stessa è stata fondata.
La costituzione di una onlus o, in genere, di un soggetto distinto è motivata dalla possibilità di ridurre i costi di gestione delle procedure informatiche, di acquisizione dei dati e di analisi degli stessi; inoltre, gli organi dell'associazione, sgravati da compiti operativi, avrebbero più tempo da dedicare alle fasi più importanti del vissuto associativo. La riduzione delle spese si conseguirebbe in relazione alla distribuzione su un universo più ampio dei costi fissi e la specializzazione permetterebbe di usufruire di una maggiore quantità e una migliore qualità di prestazioni.

Nell'associazione è necessario distinguere, per evitare la possibilità che si evadano le imposte, tra soci titolari di partita iva e soci non aventi partita iva.
I soci titolari di partita iva, che esercitano un'attività o una professione, potranno avere una doppia posizione: la prima, in quanto titolari di partita iva e la seconda, in quanto soggetti operanti nella propria sfera privata.
Ad ogni socio titolare di partita iva verrà aperto un conto di memoria delle vendite effettuate a credito a favore degli altri soci, vendite che saranno contabilizzate, in avere del conto, nell'unità di misura della solidarietà; la vendita a credito è una forma di solidarietà nei confronti degli altri associati. Se il titolare di partita iva è un prestatore di servizi, la prestazione sarà anch'essa effettuata a credito e il suo conto registrerà in avere, in unità di misura della solidarietà, le prestazioni effettuate a favore degli altri associati.
Per chiarezza e semplicità, l'unità di misura della solidarietà avrà lo stesso valore che viene attribuito alla moneta legale usata per le transazioni con tutti gli altri clienti che non sono associati e, per praticità gli verrà attribuito un nome – propongo cometa, al quale aggiungere un numero progressivo a partire da 001, in maniera da comprendere che ci troviamo in associazioni che seguono la stessa filosofia, ma si differenziano e si possono rapportare esclusivamente con specifici accordi regolamentari –atto a sintetizzare i discorsi e consentire rilevazioni statistiche separate per ciascuna associazione.
Anche ai soci non aventi partita iva verrà aperto un conto nel quale, in dare, verranno addebitati gli acquisti effettuati presso gli associati esercenti un'attività economica o la prestazione professionale di servizi. Gli addebiti saranno scritturati nell'unità di misura della solidarietà, in modo che ci sia corrispondenza tra l'ammontare degli addebiti e quello degli accrediti.
Nella fase di avvio e sviluppo iniziale il credito concesso dalle imprese, non può essere operativo se non si conoscono bene tutti gli associati, di conseguenza per aprire una linea di credito in comete occorrerà che i soci versino una cauzione oppure offrano una garanzia di adempimento. A fronte della garanzia sarà concesso un credito che incorpora l'ammontare dello sconto praticato dai soci titolari di partita iva. Questo sconto dovrà essere concesso in via esclusiva ai soli aderenti all'associazione, altrimenti si opera in contrasto ai principi di solidarietà ai quali l'associazione si ispira e quindi sarebbe impossibile raggiungere lo scopo sociale.

Per far comprender lo spirito associativo ipotizziamo che i titolari di partita iva siano concordi nel concedere agli acquirenti soci il 10% di sconto, l'associazione aprirà dei conti che abilitano ciascun socio agli acquisti in base al versamento di una garanzia; se la garanzia fosse pari a 1.000 Euro, l'associazione consentirà di disporre acquisti fino a 1.100 comete. In altre parole, i soci potranno acquistare merci e servizi equivalenti a 1.100 Euro; un bel guadagno, non vi pare?
I soci titolari di partita iva, perciò, nel periodo considerato aumenteranno il volume di vendite, anche se, per effetto dello sconto praticato ai soci, i loro incassi rimarranno immutati. Nel frattempo, si verificano due fattori positivi che incidono sugli aumenti degli incassi; il primo, riguarderà gli acquirenti soci che faranno acquisti per conto di altri familiari non associati, il secondo è costituito da domande per nuove adesioni; se le domande sono di soggetti non esercenti attività o di soggetti impegnati in attività non concorrenziali tutto contribuisce all'armonico sviluppo dell'attività associativa, se le domande riguardano soggetti esercenti attività che si pongono in concorrenza con alcuni soci, questi manifesteranno qualche disappunto: sarà l'associazione a decidere al riguardo. Intanto comincerà a determinarsi un accumulo di disponibilità in Euro dovuto, sia ai versamenti eccedentari rispetto alle effettive esigenze di spesa, sia al periodo di tempo che intercorre tra la costituzione della garanzia, la spesa, la successiva ricostituzione della garanzia e il pagamento effettivo fatto dall'associazione ai soci titolari di partita iva per le loro vendite o le loro prestazioni; queste disponibilità potranno essere prestate senza corresponsione di interessi per diminuire le passività bancarie e finanziarie dei soci con partita iva, i quali compenseranno con ulteriori sconti impiegando parte dei risparmi in interessi conseguiti. Anche qui un bel guadagno, ma riservato ai titolari di partita iva.

Faccio un'altro esempio. Supponiamo che nella località dove opera l'associazione sia in esercizio una pompa per l'erogazione di carburanti, il cui volume d'affari non giustifichi la continuazione dell'attività. Il gestore sarà costretto ad aumentare i prezzi di vendita dei prodotti e gli abitanti dovranno scegliere se pagare in più il carburante per non fargli cessare l'attività, oppure perdere la comodità di disporre di un distributore in loco.
L'aumento di prezzo, peraltro, fa scattare verso l'alto l'incidenza fiscale sul suo reddito. In questo caso la sopravvivenza dell'attività del gestore rimane appesa a un esile filo. Con l'associazione, invece, i prezzi al pubblico potranno tornare al livello precedente o anche più basso, purché, al netto dello sconto praticato, gli introiti riescano a coprire i costi azzerando i prelievi fiscali. A titolo di beneficenza, poi, i soci verseranno sul conto personale del gestore per garantirgli la possibilità di vivere dignitosamente - una quantità di comete proporzionale ai litri di carburante prelevati alla pompa. In questo modo è vero che si corrisponde qualcosa in più sul prezzo del carburante, ma quello che viene dato al gestore è molto meno di quello che si doveva pagare prima sul prezzo alla pompa, soprattutto perché non è più dovuto l'esborso fiscale sulle maggiori somme da versare per conservare la comodità di disporre in loco di un distributore di carburante. Ovviamente è un risparmio che si trasforma in un aumento delle disponibilità per la comunità locale; la riduzione del prezzo di vendita del carburante non solo evita che i soggetti in transito non utilizzino quella pompa di benzina per l'eccessivo prezzo di vendita al pubblico, ma rende possibile l'aumento del volume di affari del gestore e, conseguentemente, una minore necessità di beneficenza.

Ma l'elenco dei vantaggi non finisce qui.

Altri criteri da osservare per la massima riuscita del progetto:

Preferire i prodotti locali
I soci, sia titolari che non di partita iva, devono preferire prodotti italiani e tra questi quelli della zona di operatività dell'associazione, privilegiando quelli dei consoci. Ciò dovrà avvenire anche nel caso in cui, nonostante gli sconti, il prezzo dei prodotti dovesse essere leggermente superiore a quello della concorrenza, segnalando la circostanza all'associazione, soprattutto nel caso di prezzo troppo discordante e non competitivo e che induce a preferire prodotti lontani. In questi casi l'esistenza di più associazioni che facciano capo ad un organismo comune (tipo onlus o società di prestazione di servizi) consente ai responsabili dell'associazione di disporre di una quantità di elementi aggiuntivi che ne facilitano le decisioni e li aiuta a porre in essere i correttivi necessari.

Cercare di versare delle garanzie anche di importo superiore alle necessità di spesa
Le somme che vengono versate all'associazione possono essere utilizzate per incrementare, a favore dei consoci, l'assistenza creditizia onde ridurre i debiti contratti con istituzioni finanziarie e bancarie. Oltre al risparmio di interessi da pagare, il socio che ne beneficia consegue un miglioramento della sua situazione patrimoniale e finanziaria, con effetti positivi sugli indici di affidabilità bancari previsti dalla normativa di Basilea. Il miglioramento viene ad essere traslato anche sulla banca presso la quale il socio rimane affidato.
Poiché le somme versate in più all'associazione vengono impiegate per la riduzione di passività bancarie e non accrescono, quindi, le disponibilità bancarie, ciò determina una riduzione dei rischi da bail in5per gli Euro affidati all'associazione.
Quest'ultima, inoltre, non mancherà di distribuire su più banche i versamenti, utilizzando anche altri sistemi di impiego onde minimizzare i conseguenti rischi di impiego. Anche questa è un'operazione che richiede professionalità e che è opportuno delegare al soggetto comune che consegua specifica specializzazione.

Concessione di disponibilità in Euro senza corrispettivo per la riduzione e/o estinzione di passività finanziarie o creditizie.
E' opportuno che l'avvio di questo intervento avvenga alcuni mesi dopo l'avvio dell'operatività dell'associazione al fine di acquisire una serie di informazioni quantitative necessarie a valutare la capacità reddituale, patrimoniale, finanziaria del socio richiedente la facilitazione. Nel periodo di osservazione verranno acquisite notizie importantissime ai fini di valutare i volumi di vendita degli associati titolari di partita iva con gli aderenti e quindi delle effettive possibilità di rientro conseguenti alle modifiche delle condizioni. Raccomando vivamente l'accentramento in capo al soggetto comune dell'analisi dei dati in modo da evitare il sorgere di patologie e prevenire i casi di difficoltà adottando i correttivi necessari con una rigorosa tempestività.

Offerta di lavori occasionali agli aderenti
Gli aderenti, quando ne avessero necessità, devono preferire i soci non esercenti nel chiedere lavori occasionali. I lavori saranno remunerati trasferendogli comete. Operando in questo modo la circolazione di comete si espande. La cessione consente al socio non titolare di partita iva di conseguire lo sconto del 10 per cento sulle prestazioni ricevute; infatti, le comete cedute pari al valore della prestazione in Euro sono per lui disponibili a fronte di una garanzia prestata per un importo inferiore. Preferendo i soci si elevano le possibilità di spesa dei partecipanti al sodalizio.

Riflessioni su alcuni vantaggi conseguenti all'utilizzo delle comete

Beneficenza
Nel caso di associazione operante nell'intero comune, si può estendere l'utilizzo del sistema cometa a tutta la popolazione, soprattutto se in questa vi sono persone bisognose. Qualora si erogasse beneficenza esclusivamente trasferendo comete, il benefattore sarebbe sicuro del buon utilizzo di quanto donato, perché le comete sono accettate solo nel territorio.

Riduzione della quantità di Euro necessaria alle transazioni
L'Euro è una moneta disponibile soltanto se qualcuno si è indebitato per riceverla. Infatti, il Sistema Europeo delle Banche Centrali consente alle banche commerciali di utilizzare una certa quantità di Euro concedendo loro delle linee di credito; gli Euro saranno da restituire maggiorati di interessi, commissioni e spese6.
Le banche commerciali, a loro volta, prestano il denaro ricevuto dietro compenso. In Italia il sistema bancario è in mano a privati e la proprietà in massima parte è di soggetti esteri; di conseguenza, gli utili che le banche realizzano sono trasferiti all'estero. Questi utili sono parte della ricchezza reale prodotta dai debitori che deve essere trasferita alle banche sotto forma di moneta legale per il pagamento degli interessi, delle commissioni e delle spese afferenti il debito contratto.
Da quanto precede discende che quanto più alta sarà la riduzione della quantità di Euro utilizzata dagli associati, tanto più significativo sarà l'aumento della ricchezza dagli stessi realizzato.
Il sistema cometa consente di far crescere il credito commerciale tra gli associati sostituendolo a quello finanziario e bancario: il primo è in massima parte concesso gratuitamente, cioè senza pagamento di interessi, a differenza del secondo.
Se si utilizza l'Euro, occorre tener presente che questa moneta per ogni 100 unità emesse, degli organismi privati se ne ripartiscono la proprietà. In particolare la BCE si appropria di 8 unità e la Banca Centrale Nazionale delle restanti 92. Gli Euro emessi vengono prestati alle banche private o pubbliche7 dei singoli Stati che li acquisiscono al tasso di interesse fissato dalla BCE per poi impiegarli a tassi anche centuplicati8. Se ipotizzassimo che la Banca d'Italia e le banche private fossero ad azionariato italiano, per una richiesta di prestito di 100 di durata pari a un anno, il debitore dovrebbe restituire quantomeno 100,05 per soddisfare la BCE, la Banca d'Italia e gli interessi a loro spettanti, ma poi bisogna pagare gli interessi per l'intermediazione delle banche private, poniamo il 6%. Della somma complessiva pagata (106,05), ben 8,0049 andrebbero alla BCE e quindi all'estero, cioè se dall'impiego dell'importo del prestito ricevuto si riesce a produrre una ricchezza reale superiore, di questa 8,004 punti andrebbero all'estero. Tuttavia ben conosciamo come l'effettiva partecipazione estera nelle banche aventi sede in Italia sia alquanto elevata10; pertanto, attraverso la finanza dell'Euro e il suo utilizzo, gli sforzi degli Italiani vengono incessantemente vanificati perché il denaro che viene restituito è rappresentato da cessione di ricchezza reale, mentre quello che viene preso in prestito è stato, nel migliore dei casi, semplicemente stampato.
A questo punto faccio una domanda: "perché per fare un investimento devo chiedere a un organo estero il metro di misura di quello che mi serve per avviare la produzione e questo metro di misura mi costa anche tanto?". L'esempio fatto dice che per avere il metro di misurazione devo pagare per ogni 100 ben 6,0511. Ebbene di questo metro di misura possiamo e dobbiamo fare a meno.
Se consideriamo che dalla Relazione Annuale della Banca d'Italia12 si evince che l'ammontare delle banconote in Euro circolanti in Italia al 31 dicembre 2014 era di 164,5 miliardi, l'ammontare del debito in banconote dell'Italia nei confronti dell'Euro era di 178,8 miliardi (la differenza di 14,3 miliardi è dovuta alla BCE per il suo 8%). Ciò significa che se noi non utilizzassimo più dette banconote, solo per gli interessi risparmieremmo annualmente nove miliardi di Euro (8,94 miliardi per l'esattezza) ipotizzando un tasso prudenzialmente basso del 5%.
Ovviamente riferendoci all'associazione territoriale, il risparmio per gli aderenti è limitato al credito commerciale in comete che riuscirà ad esprimere, ma potrebbe essere notevolmente superiore se si riuscisse a superare il ricorso alla moneta bancaria non locale e soprattutto quella riguardante gli intermediari finanziari di proprietà estera. L'intento associativo mira arisparmiare, cioè a ridurre per gli associati i costi che sostengono, pertanto se gli associati depositano a garanzia presso l'associazione una quantità di Euro superiore a quelli necessari per le proprie spese, gli Euro in eccedenza possono essere utilizzati per estinguere prestiti onerosi facendo risparmiare gli interessi, a tutto vantaggio del debitore e, quindi, del sodalizio. Che ciò avvenga è largamente possibile, considerando i vantaggi derivanti dall'attività solidale e alla possibile partecipazione in essa di banche locali. Inoltre, cometa è indice di credito mercantile. Nel tempo la quantità di Euro necessari alle esigenze degli associati si stabilizza, mentre l'ammontare di credito espresso in comete tenderà a crescere, accompagnando lo sviluppo locale.

Nuove occasioni di lavoro
Mi preme evidenziare che il progetto anticrisi prevede iniziative che offrono nuove opportunità di guadagno a cui si associano miglioramenti dovuti al recupero di materiali accantonati e non utilizzati e nuove prestazioni servizi. Come ho spiegato nel capitolo precedente, la solidarietà deve tradursi non nell'elemosina, ma nell'offrire lavoro, anche se occasionale. Il destinatario del guadagno non dovrà più trovarsi in una condizione psicologica che gli fa preferire l'elemosina alla controprestazione; in questo modo lo si educa all'integrazione e a far crescere il benessere dell'intera comunità locale.

Maggiori occasioni di lavoro incidono anche sul livello della delinquenza comune, soprattutto se gli aderenti della zona (frazione, località, piccolo comune) sono prevalenti rispetto a tutti gli abitanti del territorio.
Ciò discende non solo dall'educazione alla pratica della solidarietà, ma anche dalla circostanza che, soprattutto gli esercizi commerciali non dovranno più subire le angherie di piccole comunità che vivono senza integrarsi nella realtà sociale del territorio. L'insufficienza del diritto positivo italiano ha fatto sì che questi reati, alcuni dei quali pure depenalizzati per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri, non vengono di fatto perseguiti. L'introduzione dell'associazionismo darebbe la possibilità di fornire uno strumento che gradualmente indurrebbe tutti i soggetti ad integrarsi perché associandosi si guadagna e quindi conviene.
Dicembre 2016
Dr. Paolo Tanga
deca
 

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