sabato 14 febbraio 2015

I MAFIOSI IN CINA LI GIUSTIZIANO, DA NOI LI PREMIANO!

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LA SOLUZIONE CINESE: ECCO COSA CAPITA A TIRANNEGGIARE LA GENTE DEL POSTO, A DANNEGGIARE SERIAMENTE L’ECONOMIA E l’ORDINE SOCIALE

FONTE ZEROHEDGE.COM

In certi paesi, la "soluzione" che lo Stato sceglie per la classe ignominiosa dei miliardari che si arricchiscono grazie alle disuguaglianze di una economia che distrugge gli individui possono essere :    
a) distrarsi per un momento abbastanza breve da consentire al tiranno di lasciare il paese per una spiaggia dorata, dove potersi lamentare su quanto si sarebbe potuto sviluppare il commercio, comprando e vendendo le obbligazioni europee.
b) Farli arricchire ancora, andando avanti con i "quid pro quo".
 
In Cina, il 'trattamento' per i miliardari corrotti che amano i casinò, i sigari e le auto di lusso è molto più semplice ..... li giustiziano - ah ah ah ah!!!



Un miliardario cinese famoso per il suo amore per i casinò, i sigari e le macchine di lusso, lunedì scorso è stato giustiziato in uno degli  episodi più drammatici della guerra alla corruzione messa in atto dal Presidente Xi Jinping:
A Liu Han, un pappone delle miniere di 49 anni - che aveva un patrimonio di almeno 4,2 miliardi di sterline ed era uno dei cinque presunti capi della mafia - è stata inflitta la pena capitale dopo una condanna per reati che includevano anche traffico di armi e omicidio.
Il  Padrino part-time  "tiranneggiava la gente del posto e danneggiava seriamente l'economia e l'ordine sociale" - si legge in un breve dispaccio su  Xinhua, la nuova agenzia ufficiale cinese, che ha annunciato l'esecuzione.
Prima della sua morte è stato permesso a Liu un ultimo "incontro" con la sua famiglia, si legge ancora su  Xinhua.
Liu Han ha fatto i soldi con le costruzioni ed ha continuato la sua carriera diventando il CEO del Hanlong Group, una azienda mineraria con sede a Chengdu e con interessi in Australia, Africa e USA.
Con un patrimonio stimato di 40 miliardi di yuan (4,2 miliardi di sterline) al suo picco, il magnate appariva con regolarità per la sua stravaganza sulle pagine economiche esibendo i suoi orologi con diamanti e la sua flotta di Bentley, Ferrari e Rolls-Royce.

In una intervista del 2010 con il Wall Street Journal, Liu si vantava della sua intenzione di acquistare un miliardo di tonnellate di uranio. "Liu Han vince sempre. Liu Han non perde mai" - diceva il miliardario che, a quanto si dice, spesso si vestiva con una giacca di visone che arrivava al ginocchio.

Eppure malgrado il suo acume per gli affari,  la vita parallela di Liu, come  " gangster della malavita" lo ha portato alla sua rovina.
Il disgraziato miliardario è stato arrestato nel 2013 e condannato a morte lo scorso maggio, da un tribunale della provincia di Hubei che lo ha dichiarato Capo di "una banda di gangster feroci".
Xinhua riferisce che Liu era "uno spietato boss della malavita" e che una delle sue bande era in possesso di tre granate, 20 pistole, 677 proiettili, 2.163 cartucce da fucile e più di 100 coltelli.

Lunedi i giornali di stato hanno scritto che l'esecuzione di Liu è stata l'ultima vittoria nella guerra di Xi Jinping contro la corruzione.
Il tycoon del gruppo mafioso era stato  "nutrito e assecondato da funzionari del governo" scrive ancora Xinhua.
Comunque c'è un certo scetticismo e si crede che l'esecuzione del miliardario possa esser semplicemente l'ultimo capitolo della purga politica contro i rivali di  Xi.
Liu aveva collegamenti con Zhou Yongkang, l'ex capo della sicurezza caduto in disgrazia, recentemente espulso dal partito comunista, in attesa di giudizio per corruzione.
Andrew Wedeman, uno studioso politico della corruzione in Cina, ha detto che Xi Jinping ha messo in moto una serie di  giochi di prestigio per convincere i cittadini cinesi che sta combattendo con successo contro le potenti e corrotte "tigri" della mafia,  come Liu e come  Zhou,  evitando in questo modo di dover scavare dentro il marcio che è arrivato fino al nucleo ( del sistema).

"E' una faccenda complicata perché è come se si vedessero appese alle pareti del
Zhongnanhai tante pellicce  ...  e la gente potrebbe dire "Wow. tu sei un grande cacciatore di tigri! "- ma potrebbe anche dire: "Oh mio Dio! Là fuori ci devono essere ancora un sacco di tigri !"
"Sta camminando sul filo di un rasoio", ha detto il prof. Wedeman parlando del leader del Partito Comunista.

Liu, che è stato giustiziato insieme a suo fratello e a tre altri presunti complici, ha negato tutte le accuse contro di lui.
 

"Sono stato incastrato", gridava durante il processo dello scorso anno,  secondo il South China Morning Post di Hong Kong.
Voi ci credete? Io no ...........

 


deca

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